Sarà la Sardegna ad ospitare la 52° edizione del Torneo delle Regioni, che si terrà da venerdì 22 sino a Sabato 30 Marzo 2013 e 2428 gli atleti, dirigenti, tecnici, massaggiatori invaderanno l'Isola.
Il
Consiglio Direttivo della LND ha sorteggiato i
gironi così come di seguito riportati:
Girone A (CAGLIARITANO): Puglia, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Abruzzo, Comitato Autonomo di Bolzano.
Le squadre alloggeranno a Quartu presso il Setar 4 Torri
Girone B (SULCIS): Calabria, Liguria, Lazio, Molise, Piemonte.
Le squadre alloggeranno tra Calasetta, Porto Pino e Carbonia
Le squadre alloggeranno a Quartu presso il Setar 4 Torri
Girone B (SULCIS): Calabria, Liguria, Lazio, Molise, Piemonte.
Le squadre alloggeranno tra Calasetta, Porto Pino e Carbonia
Girone C (OGLIASTRA): Basilicata, Comitato Autonomo di Trento, Umbria, Sicilia, Lombardia.
Le squadre alloggeranno a Tortolì e Arbatax
Le squadre alloggeranno a Tortolì e Arbatax
Girone D (ORISTANESE): Marche, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Toscana.
Le squadre alloggeranno ad Arborea
“PRAMEDDU” LA MASCOTTE DEL 52° TORNEO DELLE REGIONI
Prameddu è la mascotte che del 52° Torneo delle Regioni, che si disputerà dal 22 al 31 marzo prossimo in Sardegna. Prameddu, ispirato ai Giganti di Monte Prama. Statue gigantesche in pietra ritrovate nei pressi di Cabras a due passi da Oristano, nei primi anni ’70, che ricordano i guerrieri nuragici.
LA STORIA DEL TORNEO DELLE REGIONI:
Fu
alla fine degli anni Cinquanta, alla vigilia dell'evento storico di
quei tempi, ovvero l'organizzazione delle Olimpiadi a Roma, che alla
Federazione Italiana Giuoco Calcio, commissariata da Bruno Zauli, venne
l'idea di organizzare una manifestazione che in qualche modo riunisse
insieme i Comitati Regionali di tutta Italia. Nacque così il Torneo
delle Regioni, manifestazione riservata alle squadre rappresentative del
campionato di Promozione, allora il principale campionato
dilettantistico in Italia e che ogni Comitato organizzava su base
regionale. Gli inizi degli anni '60 trovarono l'Italia alle prese con
una grande trasformazione socio-economica figlia del "boom industriale".
Le condizioni di vita erano migliorate, ne derivavano una minore
preoccupazione quotidiana e una maggiore disponibilità verso i nuovi
stili di vita. Avvenne un cambiamento in tutti i campi e l'Italia da
società prevalentemente contadina si avviava a diventare un paese
industriale; l'analfabetismo veniva sconfitto e l'automobile diventava
una realtà. Le Olimpiadi diventarono così un grande momento per la
crescita e lo sviluppo di tutto il Paese e non soltanto della città di
Roma. E con i Giochi Olimpici che si avvicinavano, la Lega Nazionale
Dilettanti appena costituita decise così di proporre anch'essa una
grande manifestazione aggregativa, concentrando tutte le diciotto
rappresentative regionali a Roma, che di lì a poco sarebbe diventata
teatro di una delle manifestazioni più suggestive e spettacolari dello
sport in assoluto.
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